Amaro Sant'Agostino BORBèA
- Alberto
- 4 lug
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Aggiornamento: 7 lug
Nessun incantesimo, nessuna ricetta antica ritrovata per caso nello scantinato del trisavolo, e nemmeno una lunga tradizione familiare.

Solo un forte desiderio: raccontare e far conoscere la storia della Val Borbera, una vallata incontaminata nel cuore degli Appennini, tra le province di Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza, dove natura, memoria e tradizione affondano le loro radici.

Amaro Sant’Agostino nasce così, come il primo amaro della Val Borbera. La ricetta prende forma nel 2021 nella frazione di Rovello, in onore del santo patrono e nel ricordo del nonno “GUSTO”, un vero influencer d’altri tempi, appassionato della sua terra e delle sue tradizioni. Curiosamente, proprio in quell’anno ricorreva l’anniversario della traslazione delle spoglie di Sant’Agostino, con passaggio documentato nella Val Borbera.

È in queste stesse “Ripe” che si raccolgono a mano e si coltivano le erbe e le radici utilizzate per la creazione di questo prodotto artigianale. Emergono in degustazione note balsamiche di menta, timo e salvia, affiancate dalla radice di tarassaco e dall’artemisia, che donano all’ Amaro Sant’Agostino il suo inconfondibile carattere amaricante.

Da gustare liscio come digestivo, con selz per un aperitivo tonico, o caldo, come punch corroborante.
