Non è la prima volta che parliamo di Vermouth, anzi ormai possiamo dire di esserne discreti conoscitori. Questo non ci toglie tuttavia da scoprire sempre ulteriori peculiarità e nozioni storiche. Tra queste sicuramente ce n’è una degna di nota.
Il Vermouth, che deve il suo nome al termine tedesco Wermut usato per definire l’Artemisia Absinthium, ha radici antichissime. A partire dalla metà del 400 il Piemonte inizia ad attestarsi come conoscitore dell’arte della distillazione e, nel 700 , i liquoristi di Torino godevano di ampia celebrità da cui si ebbe l’evoluzione del Vermouth come lo conosciamo oggi, grazie ai liquoristi e i confettieri iscritti all’Università dei Confettieri e Liquoristi della Città di Torino. Era nata infatti una confraternita di arti e mestieri che riuniva tutti i produttori dei nuovi liquori da cui si ebbero le nuove ricette di vino aromatizzato conservato in bottiglia che li portò a realizzare un prodotto dolce, balsamico, alcolico e conservabile.
Chi nasce a Torino per forza di cose viene avvolto da questa magica aurea, ma non è dato a tutti farsi ammaliare e conquistare da questo prodotto unico. Per il dott. Filippo questo sentimento vivo fin da ragazzo, gli dà la volontà di pensarne e crearne uno, il Vermouth Cornelio.
Un Vermouth ambrato ottenuto dall’infusione di vino Cortese (vitigno autoctono piemontese a bacca bianca) dove le note di assenzio si uniscono all’arancia amara come caratterizzanti di un prodotto delicato e piacevole.
Ottimo come base di aperitivi e cocktails
🌡Gradazione: 18%
📍Formato: 500 ml
🌍Piemonte
🌱Aromatico medio
💰Prezzo: 25,90 euro
