Era il lontano 2008 quando, nella zona nord-est di Milano (molto prima che questo quartiere fosse chiamato “NoLo” e che i milanesi si accorgessero di questo pezzo di città), lo chef Matteo Fronduti ha aperto “Manna”. La propensione per l’innovazione (e forse il fiuto) dimostrati nella scelta del luogo, allora inconsueto per i ristoranti con ambizioni, ha poi trovato piena espressione nei piatti che ha proposto. Una cucina creativa e con lo sguardo rivolto in alto, ma al contempo accessibile e democratica, e fortemente connotata; quasi una firma, quella dello chef, il cui carattere forte si ritrova nei suoi piatti.
L’anno scorso Manna ha chiuso per qualche mese; non una “vacanza più lunga”, come hanno ironicamente scritto, ma un tempo nel quale lo chef e il suo staff hanno ripensato il progetto e gli spazi. Come una lenta cottura, che richiede il suo tempo ma che restituisce profumi e sapori tutti nuovi, una volta aperto il coperchio. Così è stato rimettere piede dentro il locale, quando ha riaperto a inizio dicembre: si respira subito una ventata di novità, in un locale che ha saputo rinnovarsi ma senza perdere il suo carattere identitario.
Tra le novità, una ci ha interessato in particolare, e che si incontra appena entrati dal nuovo ingresso del locale: il cocktail bar, un’area interamente dedicata alla mixology.
In questo nuovo spazio abbiamo incontrato Filippo, il sommelier, e Mattia, il barman. Parlando con loro, ritroviamo la stessa schiettezza e lo stesso guizzo creativo con i quali spesso è stato descritto lo chef Matteo Fronduti. Non stupisce quindi che si siano ritrovati e appassionati a questo progetto.
Ci hanno raccontato della lista dei cocktail che hanno creato appositamente, e della possibilità di abbinamento con i piatti di Manna. Di quella però, più che il racconto, vi consigliamo l’assaggio!
Noi invece abbiamo cercato di approfondire con loro come funziona il loro lavoro, a cosa si ispirano e come creano i loro cocktail.
Dalle chiacchiere è emersa innanzitutto una grande passione per il loro lavoro, che li ha portati a sperimentare, gustandosi questo viaggio di scoperta “Facciamo cose divertenti, non comuni, abbinamenti arditi ma che funzionano”.
Una ricerca tutt’altro che improvvisata, ma che affonda le sue radici nella loro storia, come per Mattia, che ci racconta come la sua capacità di miscelare e creare cocktail straordinari sia nata dalla passione per la cucina che gli ha tramandato il padre.
Abbiamo poi voluto vederli in azione, non solo quella della preparazione ma anche quella della ideazione di un cocktail. Abbiamo quindi messo nelle loro mani il VeroAmaro Favero, un amaro forte, deciso, dal gusto ricercato. E gli abbiamo chiesto di interpretarlo.
Così è nato il VENDETTA VERO.
Un ingrediente fondamentale, anche se fuori dalla lista, è l’abilità di Mattia. Se vi ritenete comunque all’altezza della sfida, qui sotto trovate la ricetta. Altrimenti, non vi resta che prenotare da Manna, per una serata speciale!
VENDETTA VERO
Tecnica: Stir & Strain
Bicchiere: Nick&Nora
50ml Vermouth Rosso (Cocchi Storico)
20ml Sotol (La Higuera)
15ml Vero Amaro Favero
Rim sul bicchiere di Cioccolato fondente 85%
Repubblica Dominicana grattugiato
MANNA MILANO
Piazzale Governo Provvisorio, 6, 20127 Milano MI
Telefono: 02 2680 9153
Il VeroAmaro Favero su Milano è distribuito da:
SCARPITTI DISTRIBUZIONE
Telefono: 02 2851 0470